La Madonna di Medjugorje

Forse non tutti sanno che da 31 anni, in un piccolo paese dell’attuale Bosnia-Erzegovina di nome Medjugorje,  la Madonna appare a sei veggenti. All’epoca erano ragazzi di 10, 15,16 e 17 anni, oggi uomini e donne sposati che per tutto questo tempo si sono mantenuti fedeli alla Madonna facendo tutto ciò che Lei chiedeva loro.

La prima apparizione risale al 24 giugno del 1981 poco più di un mese dopo l’attentato a Giovanni Paolo II (13 maggio 1981). Fu il Papa stesso a dire chiaramente che era stata la mano di Maria a deviare il corso della pallottola e a far sì che non morisse e suggellò questa sua affermazione facendo incastonare la pallottola, estratta dal suo corpo, nella corona della statua della Madonna a Fatima. Da notare che la Madonna a Medjugorje ha detto che è venuta a completare ciò che ha iniziato a Fatima. (apparizione del 25 agosto 1991) [per approfondimenti sui collegamenti fra le apparizioni vi consiglio: “La firma di Maria” di Padre Livio Fanzaga e Saverio Gaeta ed. Sugarco 2005]

Una delle prime cose che viene da dire a proposito di queste apparizioni è : “possibile che la Madonna appaia per così tanti anni? E perché mai?”

Una così lunga presenza di Maria fra noi si può spiegare solo pensando ai gravi pericoli che incombono sull’umanità in questo nostro secolo; Giovanni Paolo II li indicò quando consacrò l’umanità alla Madonna (Fatima 13 maggio 1982 e successivamente a Roma 25 marzo 1984) dicendo: “ L’umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo ad un ammasso di macerie. Ha acquistato straordinarie capacità di intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usare per il bene, dentro l’alveo della legge morale, o può cedere all’orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. Oggi, come mai nel passato, l’umanità è al bivio.” [ Vi invito a leggere il testo nella versione integrale].

L’uomo contemporaneo sta costruendo un mondo senza Dio ed è proprio questo atteggiamento che può compromettere il futuro stesso dell’umanità. Maria è qui fra noi da così tanto tempo proprio per aiutarci, per accompagnarci sulla retta via e non cedere al piano di Satana.

La Madonna in uno dei suoi messaggi ha detto: “Satana è forte e vuole distruggere non solo la vostra vita umana, ma anche la natura e il pianeta sul quale vivete” (25 gennaio 1991). E’ da questo pericolo che incombe sull’ umanità che la Madonna vuol salvare, con il nostro aiuto, gli uomini del nostro tempo; i suoi continui inviti alla preghiera e al digiuno hanno questo scopo.

 La Chiesa non può ancora pronunziarsi come invece ha fatto per altre apparizioni, come ad esempio per Fatima, in quanto le apparizioni sono ancora in corso. Nel libro “rapporto sulla fede” (ed San Paolo), in cui Vittorio Messori intervista l’allora cardinale Joseph Ratzinger a proposito delle apparizioni, troviamo le seguenti riflessioni da parte del cardinale: “nessuna apparizione è indispensabile alla fede; la Rivelazione è terminata con Gesù Cristo, Egli stesso è la Rivelazione. Ma non possiamo certo impedire a Dio di parlare a questo nostro tempo, attraverso persone semplici e anche per mezzo di segni straordinari che denunciano l’insufficienza delle culture che ci dominano marchiate di razionalismo e positivismo.” E continuava: “le apparizioni che la Chiesa ha approvato ufficialmente hanno un posto preciso nello sviluppo della vita della Chiesa nell’ultimo secolo. Mostrano tra l’altro che la Rivelazione – pur essendo unica, conclusa e quindi non più superabile – non è cosa morta, è viva e vitale. Uno dei segni del nostro tempo è che le segnalazioni di apparizioni mariane si stanno moltiplicando nel mondo”

Ad ogni modo il criterio per distinguere l’origine divina o meno di un dato fenomeno è fornito da  Gesù Cristo stesso: l’albero va giudicato dai frutti che produce.

 Un documento ufficiale del 10 aprile del 1991 di una commissione appositamente istituita con componenti del Vaticano e vescovi di tutta la Jugoslavia in sintesi lascia la questione aperta ad ulteriori approfondimenti senza negare né riconoscere il carattere soprannaturale del fenomeno. Nel frattempo, al fine di promuovere una corretta devozione alla Madonna, i vescovi si impegnano a seguire, tramite apposite commissioni, l’evoluzione degli avvenimenti e contemporaneamente garantiscono un’attenzione pastorale a tutti i fedeli che si recano a Medjugorje.

Anche l’abate René Laurentin, (considerato il più autorevole mariologo vivente), da un giudizio positivo su Medjugorje anche in considerazione, a proposito dei frutti dell’albero, della proliferazione dei gruppi di preghiera, delle innumerevoli conversioni di molti sbandati che si recano in quel piccolo paese.

[Paolo Bicchi]

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